stop TTIP

Stop-TTIP-campagna

Cos’è il TTIP
E’ un accordo sul commercio e gli investimenti in fase di negoziato fra USA e Unione Europea.
Una volta varato condizionerà le caratteristiche dei prodotti che troveremo in commercio ma avrà determinante effetto anche su i servizi, l’agricoltura, i diritti di proprietà intellettuale (ad es. brevetti, farmaci..), gli investimenti
Data l’importanza dei due partners si stima che gli effetti riguarderanno il 40% del p.i.l. mondiale.
Il regolamentare in modo diverso gli standars (è questo il cuore della negoziazione) avrà delle conseguenze importanti sulle caratteristiche di tutti gli ambiti interessati.
L’applicazione viene garantità attraverso meccanismi di arbitrato internazionale che permettono alle imprese di citare in giudizio lo Stato che si ritenga abbia minacciato i propri investimenti e interessi commerciali.
(negli ultimi anni analoghe dispute conseguenti alla nascita dell’OMC  hanno visto perdere il Canada per aver messo al bando il fracking, la Germania per aver deciso l’uscita dal nucleare, l’Egitto per aver aumentato i minimi salariali.. imputate da multinazionali che si ritenevano danneggiate da queste decisioni politiche)

approccio culturale e politico diverso tra europa e usa
Per fare un esempio: nel campo degli OGM (organismi geneticamente modificati) in Europa vige il “principio di precauzione” secondo il quale non essendo dimostrato che i derivati da coltivazioni che utilizzano ogm non abbiano conseguenze pericolose per la vita se ne vieta l’impego; negli USA, esattamente  al contrario, non essendo dimostrato scientificamente che fanno male, se ne consente l’introduzione. Quale approccio prevarrebbe?

chi si avvantaggerebbe dell’approvazione del TTIP
Premessa: tutta la negoziazione si svolge in modo segreto e nel momento nel quale arriverà alla votazione nel parlamento europeo, le 1500 pagine del trattato più tutti gli allegati, i parlamentari potranno esprimersi solo con un si o con un no. Non sono previsti emendamenti.
Chi, molto probabilmente, trarrà un beneficio dall’approvazione? Non i paesi interessati ma le lobby trasversali che vedranno facilitati i flussi transatlantici e una diminuzione fino al 25% dei propri costi.
Ci si dice che vengono difese e valorizzate nella negoziazione le indicazioni di origine… (IGP, DOP..). Ma, e tutto il resto delle nostre produzioni?
Si stima che l’entrata in vigore comporterebbe una diminuzione del 40% dei flussi economici intraeuropa, con un impennata dei conflitti all’interno dell’europa per mantenersi competitivi, dove, essendo tutti uniti dall’euro, si agirà probabilmente sul costo del lavoro.
Negli anni immediatamente successivi all’entrata in vigore, in un dettaglio sull’impatto nel settore agroalimentare, ad esempio si ipotizza che a fronte di un aumento dell’export del 66%, si avrà un aumento dell’import del 118%.
In studi commissionati dall’U.E. sull’impatto per le popolazioni si dice (meglio, non si dice troppo perchè sarebbe controproducente) che il beneficio medio dell’applicazione del trattato potrà essere del +0,48% del PIL .. a partire dal 2027!

perchè si è avviata una campagna “stop TTIP Italia”
e cosa si può fare
Altre esperienze degli anni passati ci hanno insegnato che questi percorsi possono essere ostacolati e fermati se i cittadini informati fanno sentire il proprio parere (vedi campagne contro MAI, ALCA, Bolkestein..).
Il 18 aprile ci sarà un momento di mobilitazione generale contro il TTIP e contro CETA (analoga trattativa con il Canada).
I gruppi, movimenti possono aderire alla campagna inviando una mail a: stopttipitalia@gmail.com
I singoli possono accedere alle informazioni disponibili nel sito: www.stop-ttip-italia.net, inoltre ecco la fornitissima pagina dei materiali, dal sito della campagna.
http://stop-ttip-italia.net/i-materiali/
E’ inoltre possibile firmare la petizione https://stop-ttip.org/firma/